Favole Identitarie di Frontiera – seminario di studio e di approfondimento, 13 ottobre 2023

Favole identitarie di frontiera

Venerdì 13 ottobre 2023, ore 17.00-19.30

Sala B, Ca’ Bernardo Dorsoduro 319 – Venezia

Seminario di studio e di approfondimento

con

Caterina Edwards, autrice del libro Riscoprendo mia madre. Una figlia alla ricerca del passato (Les Flaneurs Edizioni)

Cristina Gregorin, autrice di L’ultima testimone (Garzanti)

Simon Levis Sullam, storico e docente Università Ca’ Foscari Venezia

Anna Poma, curatrice Festival dei Matti

Francesco Vacchiano, psicologo clinico e antropologo, docente Università Ca’ Foscari Venezia

Ingresso libero

 

Incroci di civiltà e Festival dei Matti organizzano un nuovo appuntamento congiunto, aperto a tutta la cittadinanza, il seminario intitolato Favole identitarie di frontiera,. Si prenderanno le mosse dai libri di Caterina Edwards (Riscoprendo mia madre. Una figlia alla ricerca del passato, Les Flaneurs Edizioni) e di Cristina Gregorin (L’ultima testimone, Garzanti) entrambi ambientati tra Trieste e l’Istria, due lavori che pur nella loro strutturale differenza (un memoir e un romanzo), si pongono le stesse domande: come ci plasma la storia delle generazioni che ci hanno partorito se là dentro continuano ad urlare lo strazio delle guerre fratricide e degli eccidi di frontiera? Come si è abbatttuta la “Storia“ sulle storie singolari della popolazione civile in quelle terre, quale narrazione ne è rimasta? Quale memoria conserviamo di un secolo dilaniato da due guerre mondiali che su quel confine hanno continuato ad accanirsi, recidendo, spostando, aggredendo senza tregua le identità di chi lo ha abitato? Di questa memoria come possiamo prenderci cura ? Insieme alle autrici, allo storico Simon Levis Sullam e allo psicologo e antropologo Francesco Vacchiano parleremo dei lasciti materiali e psichici, di indicibili sopraffazioni e violenze, di deportazioni, del carico disumano di impunità senza ritorno. Parleremo di dolori che invocano vie di scampo tutte da inventare e un discorso pubblico capace di fare i conti con i propri fantasmi.