Protagonisti 2017

 

Grégoire Ahongbonon

gregoire-ahongbonon.jpg19382Nasce in un piccolo villaggio del Benin al confine con la Nigeria nel 1953, da una famiglia di contadini. Nel 1971 emigra in Costa d’Avorio per lavorare come riparatore di pneumatici. Conosce, negli anni successivi, un periodo di prosperità economica che lo porta a diventare proprietario di alcuni taxi. Tuttavia, verso la fine degli anni settanta, gravi disavventure finanziarie lo porteranno al fallimento economico e personale fino a condurlo sull’orlo del suicidio.

È in questo periodo che Grégoire si riavvicina al cattolicesimo e comincia ad interessarsi alla causa delle persone affette da disturbi psichici, scoprendo le condizioni disumane in cui vivono in Africa Occidentale dove le comunità locali, ritenendole colpite da stregoneria, le incatenano  e abbandonano sulle strade. Grégoire da allora dedica la sua vita alle persone affette da disturbi psichici e agli emarginati dalla società, iniziando a liberarli dalle catene e a togliere dalle strade le persone con problemi mentali. Ritornato in Costa d’Avorio, fonda l’Associazione “Saint Camille de Lellis di Bouaké” che negli anni ottiene l’appoggio di diverse associazioni in varie parti del mondo. In Italia è affiancato dalla “Jobel onlus” di San Vito al Torre che, dal 1997, lo aiuta a reperire fondi a sostegno della sua causa, a fare pressione perché anche l’Europa intervenga, e soprattutto manda i suoi uomini in Africa due volte all’anno ad affiancare Gregoire nella sua lotta di liberazione. Un piccolo gruppo di diciotto persone, capitanato da don Paolo Zuttion, l’iniziatore dell’attività, e in cui, i più attivi, sono Marco Bertoli, Meri Marin, Lorenzo Rizzotti e Federica Ferro.

Roberto Beneduce

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Antropologo ed etnopsichiatra e insegna Antropologia medica all’Università di Torino dal 2000. Ha lavorato nell’Africa subsahariana (Mali, Camerun, Eritrea, Mozambico), studiando la trasformazione di pratiche di guarigione, immaginari religiosi e le conseguenze sociali della violenza e del conflitto. Dal 1996 pratica etnopsicoterapia al Centro Franz Fanon che ha fondato e dirige. Si è specializzato in psichiatria presso l’Università di Napoli, e si è laureato in antropologia alla École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Si occupa di questioni legate a migrazione e rifugiati, studi postcoloniali, violenza sociale, e sofferenza psichica in Europa e nell’Africa occidentale. Tra le sue pubblicazioni più recenti si ricordano: Corpi e saperi indocili. Guarigione, stregoneria e potere in Camerun (Bollati Boringhieri, 2010); Archeologie del trauma. Un’antropologia del sottosuolo (Laterza, 2010); la curatela di Frantz Fanon, Decolonizzare la follia. Scritti sulla psichiatria coloniale (ombre corte, 2011); “Undocumented bodies, burned identities. Refugees, sans papiers, harraga: when things fall apart” (Soc. Sci Information, 2008); “La vie psychique de l’histoire. Frantz Fanon et le temps fracturé de la mémoire” (L’Autre, 2012); “Un imaginaire qui tue. Réflexions sur sorcellerie, violence et pouvoir (Cameroun et Mali)” (in Violence et sorcellerie en Afrique, a cura di B. Martinelli e J. Bouju, Karthala, 2012; “Les archives introuvables. Technologie de la citoyenneté, bureaucratie et migration” (con S. Taliani, in La bureaucratie neolibérale, a cura di B. Hibou, La Découverte, 2013).

Sergio Bertani

Sergio Bertani

Scrive di sé: “La mia vita, fin da bambino, ha sempre viaggiato su due binari paralleli: l’immagine e il suono. Finito il liceo scientifico, ho intrapreso lo IED a Torino e mi sono diplomato nel 2007 in Arti Visive, nel corso di Grafica. Dopo aver lavorato un paio di anni nel campo della postproduzione fotografica in campo commerciale e pubblicitario, nel 2009 mi sono iscritto al Conservatorio “Ghedini” di Cuneo. Prima in Pianoforte Jazz, poi in Musica Elettronica con indirizzo “Tecnico del Suono”. Ho studiato con produttori, tecnici e musicisti di fama internazionale come Carlo U. Rossi, Fabrizio Barale, Marco Migliari, Marti Jane Robertson, Sabino Cannone, Antonio Baglio, Gianluca Verlingieri, Riccardo Zegna, Bruno F. Sorba, Benjamin Thigpen, ecc. Mi sono laureato con 110 e lode nel 2014. A novembre 2014 mi sono messo in proprio come fotografo, soprattutto in campo commerciale e pubblicitario. Ad inizio 2015 ho ottenuto un portfolio su Photo Vogue con alcune immagini selezionate tra le Best Of (a livello internazionale). Discografia come musicista e compositore: MSDOS “328 Avantgarden” (2007), GKW “Herz” (2011), MSDOS “1985” (2013), LUCYNINE “Chronicles from Leri – EP” (2014) . Filmografia: BLOCCO E, IV PIANO (2016).

Mattia Berto

MATTIA BERTO

Attore, regista, illustratore, muove i primi passi come attore in teatro giovanissimo. Si laurea in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo a Ca’ Foscari con una tesi sul teatro ragazzi nel Nordest. È stato diretto da numerosi registi, coreografi e artisti della scena, tra tutti considera il suo Maestro Maurizio Scaparro. Negli ultimi anni, ha curato la regia di eventi culturali e spettacoli (in collaborazione con diverse istituzioni veneziane, Fondazione Musei Civici, Arteven Circuito Teatrale Regionale, Comune di Venezia, Teatro di Ca’ Foscari, con Coop Adriatica), inoltre lavora a produzioni sia di eventi sia di spettacoli che vengono presentati in Italia e all’estero. Lavora dal 2006 come formatore per tutte le età, dai bambini delle materne agli adolescenti, dagli adulti alle persone con diverse tipologie di disagio inseriti in particolari contesti quali centri psichiatrici, carceri e servizi per la disabilità. Attualmente è Direttore Artistico della programmazione teatrale del Teatro di Villa Groggia a Venezia (dal 2012) e della stagione di teatro ragazzi del “Teatro Dario Fo” di Camponogara (dal 2013). Nel 2016 ha lanciato in collaborazione con Giorgia Chinellato il progetto “Teatro in Bottega” (teatroinbottega.com), ‘iniziativa che valorizza negozi e botteghe cittadini con azioni performative con l’intento di fondere saperi e mestieri, fare incontrare artisti e spettatori/abitanti, valorizzando i luoghi del fare come nuovi palcoscenici.

Marco Bertozzi

Marco Bertozzi

 Marco Bertozzi, documentarista e storico del cinema, insegna Cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia. Fa parte di quel gruppo di autori che ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno teorico, didattico e di promozione culturale. Con Marsilio ha pubblicato Storia del documentario italiano (Premio Domenico Meccoli e Limina Awards 2009 quale miglior libro di cinema dell’anno) e Recycled cinema. Immagini perdute, visioni ritrovate (2012, prima monografia italiana sul “found footage film”.) Ha curato mostre sul cinema documentario, in Italia e all’estero, e suoi saggi di storia ed estetica del cinema sono apparsi nelle principali riviste di studi cinematografici. Tra i suoi film recenti:  Appunti romani (2004), Il senso degli altri (2007), Predappio in luce (2008), Profughi a Cinecittà (2012). Dal 2013 conduce “Corto reale. Gli anni del documentario italiano”, un programma su film e autori dimenticati prodotto da Rai Storia. 

Luciano Carrino

Carrino

Psichiatra, è Presidente dell’Iniziativa “Knowledge, Innovations, Policies and Territorial Practices for the United Nations Millennium Platform” e Vice presidente del Gruppo dell’OCSE/DAC per la lotta contro la povertà. È stato dal 1985 al 2010, esperto dell’Unità Tecnica Centrale della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Esteri, dove ha coordinato l’area tematica “sviluppo umano, salute e pari opportunità”. In tale funzione è stato responsabile dei programmi Italia/Nazioni Unite di sviluppo umano in Africa, Mediterraneo, America Latina ed Europa dell’Est. È stato consulente dell’OMS per gli aiuti d’emergenza, della Commissione Europea per la lotta contro la povertà, del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo e del Parlamento Europeo per la prevenzione e gli interventi nelle zone di conflitto. È stato iniziatore della cooperazione decentrata che le Regioni e gli Enti Locali realizzano, nell’ambito di programmi delle Nazioni Unite, in diversi paesi del mondo. Insegna in diverse università. È autore, tra l’altro, del libro Perle e Pirati. Critica della cooperazione allo sviluppo e nuovo multilateralismo (Edizioni Erickson. Trento 2005), tradotto in varie lingue, del Manuale dell’OMS , Le Personnel Local de Santé et la Communauté face aux Catastrophes Naturelles, pubblicato dall’OMS-Ginevra nel 1989 e tradotto in inglese, spagnolo, portoghese ed altre lingue, di Pauvreté et coordination des services (Pubblicazione della Commissione Europea in francese, inglese e tedesco, Bruxelles 1982) e di documentari televisivi.

Giulio Casale

Giulio Casale ©Ponchielli_CremonaMusicista, scrittore e attore. E’ stato fondatore degli Estra un gruppo rock a cui si devono numerosi album (“Metamorfosi”1996, “Alterazioni” 1997, “Nordest Cowboys”1999,” Supermarket 2001 e “A conficcarsi in carne d’amore” 2003). È autore di testi ispirati al vivere quotidiano e connotati di elementi simbolici, il cui taglio spesso introspettivo, quasi esistenzialista, procura a Giulio Casale la fama di “poeta rock”. Nel 2002 pubblica l’album “sullo Zero”, un documento dal vivo dei concerti reading basati sull’omonimo libro da lui scritto, che gli vale due  importanti riconoscimenti (il Premio Mariposa 2002 e la Targa Premio Grinzane Cavour 2003);  nel 2005 l’album “In fondo al blu”, base di uno spettacolo di teatro-canzone denominato “Illusi d’esistenza”, con la regia di Roberto Citran. Nel 2012 pubblica Dalla parte del torto, prodotto da Giovanni Ferrario. È autore del libro di poesie  Sullo Zero da cui prenderà forma un concerto-reading, e nel 2006 di “Se ci fosse un uomo – gli anni affollati del Signor Gaber”, un itinerario tra i pensieri e le parole del “Signor G” (album del 1970), e di Dark Angel, i testi di Jeff Buckley  in collaborazione con Luca Moccafighe. Nel 2008 pubblica  per Garzanti Intanto corro .Nel 2004 porta in teatro a Milano “Polli di allevamento” il testo diGiorgio Gaber e Sandro Luporini  che gli procura il Premio Enriquez nel2007. Nel 2008 “Formidabili quegli anni”, tratto dall’omonimo libro di Mario Capanna: nel 2009 porta in scena “Canzone di Nanda”, spettacolo dedicato a Fernanda Pivano amica di Casale scomparsa pochi mesi prima, per la regia di  Gabriele Vacis.  Nel 2010 lo spettacolo “The beat goes on” e poi “La vita altrove” spettacolo dedicato a Gino Rossi , grande pittore del primo ‘900 che rimase internato in manicomio per gran parte della propria vita. L’evento rappresenta una riflessione, che passa anche attraverso il linguaggio musicale e canoro, sulla solitudine e l’esilio dell’artista. Particolarmente intensa la recitazione in inglese del “Kaddish” di  Allen Ginsberg  una sorta di orazione funebre composta dal poeta beat per la propria madre, che conobbe la depressione e il manicomio. Dal 2012 è in tour nei teatri italiani con Andrea Scanzi  nello spettacolo “Le cattive strade” (scritto da Andrea Scanzi e Giulio Casale) che ripercorre la carriera di Fabrizio De André  e nel 2015 “Abbiamo Tempo”, uno spettacolo solista. All’inizio del 2016 porta in scena “Sogno di un’Italia – 1984-2004 Vent’anni senza andare mai a tempo”. Lo spettacolo, sempre di Andrea Scanzi e Giulio Casale Nel 2016, “Vino Canzoni e Illuminazioni”, uno spettacolo che parla del vino e del suo ruolo nella cultura e nell’arte.

Stefano Cecconi

stefano cecconi

Sindacalista, responsabile delle politiche della salute e della contrattazione sociale per la Cgil nazionale, dove lavora presso il Dipartimento Welfare, ha ricoperto l’incarico di segretario generale della Camera del Lavoro provinciale di Padova e poi di segretario regionale confederale Cgil Veneto (con deleghe: alle politiche di welfare,dell’immigrazione, dell’istruzione e formazione e di segretario organizzativo). È stato consigliere della Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Padova e del Consiglio di amministrazione del Consorzio zona industriale di Padova. È nel Comitato di redazione della Rivista delle Politiche Sociali RPS. Promotore di SOS Sanità. Prima di operare a tempo pieno nel sindacato ha lavorato come formatore-monitore presso la Scuola per infermieri professionali e assistenti sanitari dell’Unità sanitaria locale di Padova ed è stato responsabile di un Progetto di cooperazione in Africa, per la formazione di personale sanitario a Capo Verde. Attualmente è referente nazionale del Comitato StopOPG, per l’abolizione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

Massimo Cirri

massimo cirri

Toscano trapiantato a Milano, è psicologo e giornalista. Ha lavorato venticinque anni nei servizi pubblici di salute mentale e ora per la Cgil continua a fare lo stesso lavoro. Dal 1997 autore e voce di Caterpillar, su Radio2, e prima a Radio Popolare di Milano. Autore teatrale con Lella Costa, ha scritto per “Diario”, “Linus”, “Smemoranda”, “Tango” e “Playboy”. Coautore di “Via Etere” (Feltrinelli, 1988), “Il mistero del vaso cinese” (Sperling & Kupfer, 1993), “Nostra Eccellenza” (Chiarelettere, 2008), “Dialogo sullo -Spr+Eco” (Promo Music, 2010), A colloquio. Tutte le mattine al Centro di Salute Mentale (Feltrinelli, 2009), Il tempo senza lavoro (2013) e Un’altra parte del mondo (Feltrinelli, 2016). È stato autore televisivo per Fuori Orario (1987-1988, Rai3), Saxa Rubra (1994, Rai3), Mitiko (2006, La7). Si è inventato i RadioIncontri di Riva del Garda. È specializzato in criminologia clinica e ama decespugliare.

Alessandro Dal Lago

Dal lago

Sociologo italiano, nato a Roma nel 1947, ha studiato in Scienze politiche presso l’università. Di Pavia (1970), ha in seguito intrapreso un percorso accademico che lo ha portato a collaborare con diversi istituti universitari nazionali ed esteri. Studioso di Michel Foucault  e dei meccanismi d’integrazione intraculturali e multiculturali nella società aperta, ha prodotto una profonda riflessione della figura del migrante quale prototipo dell’esclusione sociale. Tra i suoi lavori: La produzione della devianza (1981); Etnometodologia (1983); Descrizione di una battaglia. I rituali del calcio (1990); Tra due rive. La nuova immigrazione (1994); Giovani senza tempo. Il mito della giovinezza nella società globale (1999); La città e le ombre: crimini, criminali, cittadini (2003); Non-persone. L’esclusione dei migranti in una società globale (2004); Carnefici e spettatori. La nostra indifferenza verso la crudeltà (2012); Il politeismo moderno: saggi sul pensiero del conflitto (2013); Clic. Grillo, Casaleggio e la demagogia elettronica (2013); Le avventure di Ismail (2015), sua prima opera narrativa; entrambi nel 2016, Graffiti. Arte e ordine pubblico (con S. Giordano) e Pacifismo pratico. Sun Tzu e il terrorismo.

Peppe Dell’Acqua

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Salernitano, classe 1947, psichiatra, ha lavorato con Franco Basaglia fin dai primi giorni triestini, partecipando all’esperienza di trasformazione e chiusura dell’Ospedale Psichiatrico. Tuttora vive a Trieste dove è stato fino a marzo 2012 Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e dove insegna psichiatria sociale presso la Facoltà di Psicologia. Nel 1988 pubblica per Edizioni Sapere 2000, con Roberto Mezzina Il folle gesto, sulla questione della perizia psichiatrica e del lavoro in carcere e in ospedale psichiatrico giudiziario. Ha svolto e organizzato molteplici attività di consulenza scientifica ed organizzativa in Italia, Europa e nelle Americhe tenendo cicli di conferenze, seminari, verifiche tecniche. Si occupa di comunicazione e formazione, in particolare per operatori e famiglie di persone con disturbo mentale. Ha pubblicato un manuale, Fuori come va? Famiglie e persone con schizofrenia, rieditato nella III edizione da Feltrinelli Editore (2010), che completa e riassume il percorso di ricerca nel campo del sostegno alle famiglie con persone con disturbo mentale. Nel 2007 ha pubblicato Non ho l’arma che uccide il leone. Trent’anni dopo torna la vera storia dei protagonisti del cambiamento nella Trieste di Basaglia e nel manicomio di San Giovanni, per Stampa Alternativa, oggi riedito per Alphabeta Verlag. È tra i promotori del Forum Salute Mentale, avamposto per la tutela dei diritti delle persone con disturbo mentale, e del comitato stopopg. È direttore della Collana 180, Archivio critico della Salute Mentale.

Giovanna Del Giudice

giovanna del giudice

Medico psichiatra, nel dicembre 1971 inizia a lavorare nell’ospedale psichiatrico di Trieste con la direzione di Franco Basaglia. Partecipa come protagonista all’intero processo di deistituzionalizzazione e alla costruzione dei percorsi della salute mentale di comunità, con particolare attenzione alle tematiche di genere. È stata direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Caserta 2 e di Cagliari e consulente per la salute mentale in altre regioni italiane. Autrice di numerose pubblicazioni. Coordina progetti di cooperazione internazionale sui temi della salute mentale. E’ presidente dell’associazione ConfBasaglia dal novembre 2013. Nel 2015 ha pubblicato per la Collana 180, Edizione Alphabeta Verlag,  ..E tu slegalo subito.

Pietro Del Soldà

Solda

Filosofo e giornalista è un autore e conduttore radiofonico. Voce del programma Tutta la città ne parla su Rai Radio3, ha collaborato a diversi programmi della rete, da Radio3Mondo a Il Principe, da Uomini e profeti a Io dico l’universo. Svolge attività di docenza, a metà strada tra radiofonia e filosofia, all’università Ca’ Foscari di Venezia. Ha scritto Il demone della politica (Apogeo 2007) e diversi saggi filosofici.

 

Antonio Fortarezza

Antonio Fortarezza x FdM[1]Nato a Foggia, il 16 luglio 1956, vive a Milano. Professionista nell’ambito della comunicazione, fotografo e videomaker freelance. Dopo l’Accademia di BBAA si trasferisce a Milano e frequenta il corso triennale di Graphic Design allo IED. Di seguito ha insegnato Graphic Design e Teoria della percezione presso la sede IED di Cagliari, assumendo anche l’incarico di coordinatore esecutivo del Dipartimento di Graphic Design. A cavallo fra gli anni ’80 e ’90 lavora per la Direzione di Corporate Identity del Gruppo Olivetti. Successivamente apre un proprio studio professionale.  Dagli inizi degli anni 2000 comincia a sviluppare progetti orientati al ‘sociale’, con centro di indagine gli aspetti relativi alle forme di esclusione dei diritti e della dignità della persona. Ha realizzato installazioni multimediali con video e racconti fotografici sulla memoria degli ex manicomi, reportage fotografici e video-documentari sulle condizioni di vita degli immigrati nelle baraccopoli nelle campagne di Puglia. Rivolge l’attenzione alle tematiche relative ai flussi migratori provenienti dall’Africa sub-sahariana, indaga sui sistemi di sfruttamento in agricoltura partendo dal sistema del caporalato e risalendo tutta la Filiera agroalimentare. Supporta con video-reportage l’attività di indagine e divulgazione delle associazioni ‘StopOpg’ e ‘Forum Salute Mentale’ sulle tematiche della sofferenza mentale e sulle diverse forme di esclusione sociale, tipiche delle istituzioni totali, ancora presenti in Italia. Ha realizzato, inoltre video-documentari sul patrimonio culturale archeologico della Puglia del nord.

Alberto Fragomeni

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Scrive di sé: “sono nato a Bergamo, nel 1981. mio padre è calabrese, mia madre campana. ho due fratelli, uno maggiore, e uno minore. Fatti salvi brevi periodi dell’infanzia, ho sempre vissuto a Bergamo. ho frequentato parte degli studi elementari, e i tre anni delle scuole medie, in un istituto gestito da suore. al primo anno di ginnasio sono stato bocciato, e così mi sono iscritto alla ragioneria. dopo il diploma, ho frequentato per circa quattro anni l’università cattolica di Brescia, un corso di laurea inerente al cinema. poi sono impazzito. allora ho frequentato per circa quattro anni un centro diurno, che ho lasciato quando mi sono trasferito in un cosiddetto appartamento protetto, dove risiedo da circa otto anni. fin dalle superiori, ho compiuto delle piccole esperienze lavorative, per lo più attività manuali. ora, dopo una breve interruzione per motivi burocratici, sono in attesa di riprendere il mio lavoro protetto in una cooperativa”. È autore di Dettagli Inutili, uscito nel 2016 nella Collana 180 dell’editore Alphabeta Verlag.

Alberto Gaino

Alberto Gaino

Scrive di sé “Sono nato nel 1951, l’ultimo giorno di gennaio, ad Acqui Terme (Alessandria), posto in fondo al Piemonte, freddissimo d’inverno, specie in quei giorni. A fine infanzia mi trasferii a Torino con la famiglia, A Torino ho studiato, ho fatto politica, da giovane, volontariato, un po’ meno da giovane. Soprattutto ho lavorato come giornalista. Assunto a Stampa Sera, nel 1981 dopo sette anni di precariato e primo e unico caso sinora, all’Editrice La Stampa, di assunzione voluta dai colleghi di allora che minacciarono di scioperare. Nel 1992, chiusa Stampa Sera, passai alla sorella maggiore La Stampa. Facevo il cronista di giudiziaria a Stampa Sera, continuai a fare il cronista di giudiziaria a La Stampa sino al prepensionamento, ad ottobre 2013”. E’ autore tra l’altro de Il Manicomio dei bambini uscito per le Edizioni Gruppo Abele nel 2017.

 

Lucia Goracci

Lucia Goraccu

È inviata di Esteri a  Rai News 24. Laureata in scienze politiche presso la Luiss di Roma, è entrata in Rai  nel 1995: prima destinazione il TGR Sicilia, quindi  Rai News 24 e poi il TG3. Ha viaggiato in Africa, Europa, Siria, Iraq, Afghanistan, Israele e territori palestinesi (guerra di Gaza 2008-2009), Iran (proteste dell’Onda Verde 2009), Haiti (terremoto 2010), Libia (rivolte anti-Gheddafi 2011), America Latina, India, Egitto e nel resto del Medio Oriente e più recentemente ha coperto le ultime guerre mediorientali, tra cui Gaza, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria e i vari fronti della guerra allo stato islamico. Era a Kobane durante l’assedio dell’ISIS. Ha ricevuto, tra gli altri, i premi giornalistici Antonio Russo (2008), Ilaria Alpi (2011), Luigi Barzini (2012) e Cutuli (2013).

Pascale Janot

Pascale Janot

Lavora presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Traduttori ed Interpreti (IUSLIT) dell’Università degli Studi di Trieste come Collaboratrice ed Esperta Linguistica di lingua francese e come professore a contratto di Traduzione dall’italiano al francese. È dottore di ricerca in linguistica francese e svolge attività di ricerca nell’ambito della lessicologia, dell’analisi del discorso, della traduzione e dell’interfonologia del francese. I suoi studi vertono in particolare su discorsi di tipo giornalistico-divulgativo (divulgazione scientifica ed economica). Inoltre è traduttrice di poesia ed è condirettrice in Francia della collana di poesia PO&PSY, presso le edizioni Érès (Tolosa). Per questa collana, tra l’altro, ha curato e tradotto insieme a Danièle Faugeras, il volume di poesie di Paolo Universo, La ballade de l’ancien asile.

Le nostre studentesse

DSC_1979_1Le studentesse del laboratorio esperienziale “ma siamo matti” a cura di Anna Poma frequentano i corsi delle lauree magistrali di lavoro sociale e antropologia di Ca’ Foscari. Durante il laboratorio hanno potuto riflettere sulle parole “della pazzia” scavando nel senso comune ed individuandone le contraddizioni.  Il video presentato in apertura del Festival nasce proprio dal desiderio di restituire uno spaccato della percezione “popolare” di un tema così spinoso e complesso come quello della follia, attraverso lo sguardo non tecnico e forse un po’ ingenuo di un gruppo di studentesse.   L’intento era quello di provare al contempo ad avvicinarsi e avvicinare l’esperienza della sofferenza mentale e della follia come qualcosa che ci riguarda tutti in quanto esseri umani, facendo uscire il dibattito dagli ambienti specialistici. Girato tra calli e campi di Venezia e nelle città di provenienza delle ragazze, il video è stato montato grazie all’aiuto di Marta Fassina, studentessa IUAV, a cui va un ringraziamento speciale.

Tommaso Maniscalco

Maniscalco

Psichiatra, dal 2016 è dirigente della Regione Veneto alla Direzione Programmazione Sanitaria.Responsabile dal 2011 della UOC Psichiatria e Direttore di Dipartimento di salute mentale Aulss 21 Legnago, ha successivamente avviato la REMS della Regione Veneto a Nogara. Dal 2012 è stato contitolare della cabina di regia istituita dalla Regione Veneto in preparazione della seconda conferenza Regionale per la salute mentale. È stato coordinatore del progetto sperimentale della regione Veneto della struttura intermedia specializzata Don Girelli per il trattamento riabilitativo di pazienti in dimissione dagli OPG.

Gianni Montieri

foto Montieri copyright anna toscano

È nato a Giugliano, provincia di Napoli nel 1971. Vive da molti anni a Milano. Ha pubblicato: Avremo cura (Zona, 2014) e Futuro semplice (Lietocolle, 2010). Suoi testi sono rintracciabili nei numeri sulla morte (VIXI) e sull’acqua (H2O) della rivista monografica Argo e sui principali siti letterari italiani. Ha riscritto la fiaba Il pifferaio magico per il volume Di là dal bosco, Le voci della luna 2012. Sue poesie sono incluse nel volume collettivo La disarmata, Cfr edizioni 2014. È stato redattore della rivista monografica Argo. Scrive di calcio su Il Napolista. È capo redattore del litblog Poetarum Silva.

Salvatore Nocera

totà nocera

Autore, attore, cantante, interprete di se stesso. Ha conseguito tutti gli esami del corso di studi di Psicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Abbandona gli studi per dedicarsi alla musica e al teatro. Si forma alla Scuola di Teatro “Da Melpomene a Talia” di Caltanissetta e alla “Scuola Internazionale dell’Attore Comico” di Antonio Fava a Reggio Emilia. Si interessa alla ricerca e la sperimentazione nella musica folk. Il suo primo progetto è “Il guardiano del fuoco”, uno spettacolo teatrale sulla musica, la poesia e la tradizione popolare siciliana. Autore e cantante dei Pupi di Surfaro, band new kombat folk, che si è affermata negli ultimi anni in tutta Italia vincendo premi e partecipando a contest e festival importanti. Nel 2013 comincia la proficua collaborazione col regista e scrittore palermitano Rosario Palazzolo col fortunatissimo monologo teatrale “Letizia Forever”, col quale, sino ad oggi, ha fatto quasi cento repliche, girando tutta l’Italia, riscuotendo grande successo di pubblico ed entusiasmo dalla critica.

 

Rosario Palazzolo
Rosario PalazzoloE’ nato e vive a Palermo. Drammaturgo, scrittore, regista e attore, per il teatro ha scritto, fra gli altri: Ciò che accadde all’improvviso (2006), I tempi stanno per cambiare (2007, con Luigi Bernardi), Ouminicch’ (2007), ‘A Cirimonia (2009), Manichìni (2011), Letizia forever (2013), Portobello never dies (2015), Lo zompo e Mari/age (2016), primi due capitoli della quadrilogia Santa Samantha Vs – Sciagura in quattro mosse. Vincitore del Fringe al 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano, nel 2016 è stato insignito del Premio Nazionale della Critica per la sua attività di drammaturgo. Nel 2009 e nel 2010 è stato invitato dalle Università di Liverpool, Manchester e Capodistria (Studi di Italianistica) a tenere delle lezioni sulla narrativa italiana contemporanea. Recentemente gli è stata dedicata una tesi di laurea (Possibilità Vs. Impossibilità: la drammaturgia di Rosario Palazzolo). Per la narrativa ha scritto i romanzi: L’ammazzatore (2007), Concetto al buio (2010) e Cattiverìa (2013). Diversi suoi racconti sono stati pubblicati in riviste e antologie. A fine 2016, Editoria & Spettacolo ha pubblicato la sua prima raccolta di testi teatrali: Iddi – Trittico dell’ironia e della disperazione.

Valentina Pedicini

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Nasce a Brindisi nel 1978. All’età di 18 anni si trasferisce a Roma dove si dedica agli studi di Filologia e Linguistica italiana. Frequenta poi la Scuola Internazionale di Documentario Zelig, dove si diploma con il massimo dei voti in Regia. I suoi documentari sono selezionati in numerosi festival nazionali e internazionali. Dal Profondo è stato selezionato per l’Idfa Accademy, il Berlinale Talent Campus ed ha vinto il Premio Solinas 2011, Documentario per il Cinema. “Dal Profondo” è il suo primo lungometraggio dopo “My Marlboro City”, “Mio Sovversivo Amore” e “Pater Noster”. Con il corto “Era ieri” si aggiudica numerosi premi nazionali e internazionali tra cui, al Festival del Cinema di Venezia nel 2016, per la Settimana della Critica , il premio SIC@SIC.

Anna Poma

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 Laureata in Filosofia e in Psicologia e specializzata in Psicoterarapia della Gestalt, dopo alcuni anni d’insegnamento, dal 1998 lavora nel campo della salute mentale. E’ stata consulente del D.S.M di Treviso per specifici progetti di deistituzionalizzazione. Nel 2002 è socio fondatore della cooperativa sociale Con-Tatto e a tutt’oggi ne è Presidente. Dal 2003 è portavoce del Forum Veneto per la Salute Mentale e negli ultimi anni è referente regionale del comitato Stopopg. Svolge attività di psicoterapeuta tra Venezia e Treviso e è formatrice in diverse istituzioni. Dal 1994 al 2000 ha collaborato alle pagine culturali del “Secolo XIX” di Genova e, in seguito, per i quotidiani veneti del gruppo Repubblica-Espresso. E’ ideatrice e curatrice del Festival dei Matti.

Angelo Righetti

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Nato a Zocca nel 1948. È medico specializzato in psichiatria, neurologia, epidemiologia e farmacologia. Ha rivestito la carica di Responsabile di salute mentale della Conferenza Permanente Partenariato Euromediterraneo ed esperto dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’ONU. È stato fra i principali collaboratori di Franco Basaglia nella preparazione delle linee direttrici della famosa legge che ha portato alla chiusura dei manicomi. È fondatore e critico di diverse riviste di scienze umane e di salute mentale, oltre che coordinatore di diverse commissioni nazionali. Come “imprenditore sociale” ha fondato diverse cooperative solidaristiche di produzione e lavoro operanti in campo nazionale e internazionale. Attualmente è Presidente di Res-Int.

Nadia Terranova

Nadia Terranova _ Daniela Zedda 3
Nadia Terranova, foto di Daniela Zedda

È nata a Messina e vive a Roma. Ha pubblicato diversi libri per ragazzi, tra cui Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo, 2012; nuova edizione, 2016) dedicato a Bruno Schulz e Casca il mondo (Mondadori, 2016) che racconta la vita di un bambino dopo il terremoto. Ha esordito nel romanzo con Gli anni al contrario (Einaudi Stile Libero, 2015; Einaudi Tascabili, 2016), con cui ha vinto numerosi premi fra cui Bagutta Opera Prima, Fiesole, Brancati e The Bridge Book Award. È tradotta in diverse lingue europee e in corso di traduzione negli Stati Uniti. Collabora con Repubblica, Internazionale, il Foglio e altre testate. È fra gli autori della trasmissione Pascal su Radio Due Rai.

Anna Toscano

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Anna Toscano, foto di Dino Ignani

Vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre facoltà. Scrive per testate cartacee e on-line, tra cui “Il Sole24 Ore” e “Doppiozero”, ha curato iniziative culturali legate a letteratura e poesia. Ultima sua raccolta di poesie è Una telefonata di mattina, La Vita Felice 2016, preceduta da Doso la polvere, 2012, Only distance, 2011, All’ora dei pasti, 2007, e Controsole, 2004; liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie; sua la curatela di cataloghi e libri di poesie. Ha ideato e condotto, con A. Trevisan, la trasmissione radiofonica Virgole di poesia, alla sua quarta edizione, per Radio Ca’ Foscari. Per la testata on-line “La Rivista Intelligente”, cura Venerdì in versi, appuntamento con la poesia. È stata editor per case editrici, lavorato con scuole di scrittura e come ufficio stampa. Come fotografa sue fotografie sono apparse in numerose riviste, manifesti, copertine di libri, pubblicità, mostre personali e collettive. Varie le esperienze teatrali, tra le quali “Voce di donna, Voce di Goliarda Sapienza”.  www.annatoscano.eu

Gisella Trincas

gisella trincas

Co-fondatrice e Presidente Nazionale dell’Unione Nazionale delle Associazioni per la salute mentale, Fondatrice e Presidente della Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma psichiatrica. Ha fondato in Sardegna cooperative sociali e onlus impegnate nel campo della salute mentale (gestione piccole residenze e progetti di inserimento lavorativo) Componente del Comitato Nazionale Stop Op. Ha partecipato a numerosi Convegni, Seminari e Corsi di formazione, in qualità di docente e/o relatore, in Italia, Europa, Giappone, Cina.

 

Filippo Tuena

tuena

Scrittore, nato a Roma  nel 1953, vive a Milano.  Nel 1992 si è aggiudicato il Bagutta – Opera Prima per Lo sguardo della paura. È vincitore del Premio Grinzane Cavour nel  1999 per Tutti i sognatori, del Premio Bagutta nel 2006 per Le variazioni Reinach, e del Premio Viareggio,nel 2007 per Ultimo parallelo. Ultimi suoi romanzi sono Memoriali sul caso Schumann, Il Saggiatore, 2015 e Com’è trascorsa la natte, Il Saggiatore 2017.

 

Francesco Wolf

Wolf

Inizia la sua formazione all’Istituto Internazionale della Commedia dell’Arte. Nel 2005 si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Stabile del Veneto e si perfeziona in recitazione cinematografica al Centro Sperimentale di Cinematografia nel corso per attori diretto da Giancarlo Giannini. Debutta in teatro accanto a Massimo Ranieri in “Polvere di Baghdad”. Ha collaborato con diversi registi tra i quali Alex Rigola, Maurizio Scaparro, Giuseppe Emiliani, Giorgio Sangati, Giuseppe Marini, Alessio Pizzech, Gigi Dall’Aglio e molti altri. Al cinema è protagonista del film “Venezia Impossibile” e di diversi cortometraggi vincitori di riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Il corto “Articolo 4” nel 2015 è rientrato nella rosa dei cinque finalisti ai “Globi d’Oro”. Recentemente è stato nel cast di “Un posto al sole” e della nuova fiction Rai “Di Padre in Figlia”.