Protagonisti XIV edizione

Accademia della Follia Claudio Misculin diceva: “Data la follia. /Data la normalità./ L’Accademia si pone a cavallo/ tra realtà e verità./ La realtà è una merda,/ la verità glielo dice,/e finisce in manicomio./ Ma l’Accademia sta sempre a cavallo. L’Accademia è il luogo mentale reso da un cerchio/ dentro il quale perdi i connotati di provenienza./ Non è importante quello che sei stato,/ e nemmeno quello che sei nella realtà dei normaloidi: nell’Accademia vale quello che sei dentro il cerchio;/ e sei per quello che fai in rapporto a quello che puoi.”  La ricerca nasce all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste nel periodo in cui le sue mura venivano abbattute da Franco Basaglia. Claudio Misculin si trova lì, in quel momento,a far parte del grande sogno; e da lì, da dentro, fonda il primo gruppo (1976), apre il primo teatro di matti e, insieme ad altri, partecipa alla costruzione di quella idea che poi diventerà la “Legge 180”. Dopo una pausa all’interno del teatro tradizionale, Misculin riprende la propria originale ricerca che confluirà nel “Velemir Teatro”, fondato assieme ad Angela Pianca nel 1983. Nel Velemir opera una sintesi complessiva della sua esperienza utilizzando testi/contaminazioni/tecniche di grandi personaggi e piccoli folli di piccole quotidianità e folli ideali. L’Accademia della Follia viene fondata nel 1992 a Rimini, da Claudio Misculin, Cinzia Quintiliani e Angela Pianca, durante un Convegno tenutosi nel Teatro Comunale Novelli. È un progetto teatrale e culturale. Formato da attori a rischio, è un’esperienza singolare- universale. Se il disagio sociale è denuncia di una vita impossibile, il teatro è un progetto anticorpo, diventa allusione ad una vita altra, dove altri sono i rapporti fra gli uomini. Allora l’Accademia della Follia non propone soltanto l’incontro con un maestro, un’artista, il teatro diventa terreno comune per agire la diversità e la sua trasformazione. Si opera ai confini: geografici, culturali, etnici, di generazione, di centralità e marginalità, di rischio personale, di gruppo, di età, di status. Tecnica + Follia = Arte…. O l’arte ha in sé una magia oppure non è arte. Il matto può diventare un talento artistico, se si creano opportunità di esplorare e di mettere in scena altre maschere oltre a quella unica e sovradeterminata di malato.

Assemblea salute e cura Padova è un processo cittadino collettivo nato a Padova a maggio 2023 dall’iniziativa di un gruppo di medic*, psicolog* e antropolog*. Il percorso avviato un anno fa ha portato alla costruzione di una serie di assemblee cittadine per la costruzione di un discorso collettivo sulla salute dal basso all’interno di una prospettiva critica del sapere e delle prassi cliniche. Da un anno, l’Assemblea Salute e Cura svolge anche uno sportello per la salute presso la sede del Quadrato Meticcio nel quartiere Palestro di Padova, dove vengono fornite consulenze gratuite e percorsi di assistenza psicologica breve.

Mariasole Ariot (Vicenza,1981), è redattrice della rivista letteraria Nazione Indiana. Ha pubblicato Simmetrie degli spazi vuoti (Arcipelago Edizioni, 2013), Anatomie della luce (Nino Aragno Editore, 2017), Elegia (Anterem Edizioni, 2022), opera vincitrice della 35° edizione del Premio Lorenzo Montano per la sezione raccolta inedita e del premio Bologna In Lettere 2024 come opera edita , Essendo il dentro un fuori infinito (Caffèorchidea, 2022), vincitrice del Premio Zeno nel 2024 nella sezione poesia edita. Suoi testi sono stati pubblicati in riviste letterarie cartacee e online,  e tradotti in antologie italiane e straniere. Ha realizzato i cortometraggi I am a Swan (2017) e  Dove urla il deserto (2019)

Miguel Benasayag filosofo e psicoanalista, è originario dell’Argentina, dove sotto la dittatura ha conosciuto più volte il carcere e la tortura. Rifugiatosi in Francia dopo l’esperienza della guerriglia guevarista, oggi si occupa di problemi dell’infanzia e dell’adolescenza e dell’interazione tra tecnologia ed essere umano. Tra i fondatori e gli animatori del collettivo culturale «Malgré Tout», è autore di numerosi libri tra i quali, tradotti in italiano: Il mito dell’individuo (2002), Resistere è creare (con Florence Aubenas, 2004), La salute ad ogni costo. Medicina e biopotere (2010). Con Feltrinelli ha pubblicato L’epoca delle passioni tristi (con Gérard Schmit; 2004), Contro il niente. Abc dell’impegno (2005), Elogio del conflitto (con Angélique del Rey; 2008) e Oltre le passioni tristi. Dalla solitudine contemporanea alla creazione condivisa (2015). Con Vita e Pensiero, La salute a ogni costo. Medicina e biopotere (2010), Funzionare o esistere? (2018), La tirannia dell’algoritmo (2020), Il ritorno dall’esilio (2022). Per Jaka Book ha pubblicato: La singolarità del vivente (2021) Malgrado tutto. Percorsi di vita (2023) Chat GPT non pensa (il cervello neppure) (2024)

Maria Stella Brandão Goulart è psicologa sociale con PHD in Salute Mentale (Fondazione Oswaldo Cruz/ Escola Nacional de Saúde Pública), ha fatto il suo dottorato e il master in Sociologia (Università Federale di Minas Gerais), oltre a una specializzazione in Salute Pubblica. È anche coordinatrice del CIAO, il Centro di Studi Italo-Brasiliani Franca e Franco Basaglia, e docente presso l’Università Federale di Minas Gerais e altri centri di formazione, avendo svolto diversi progetti di ricerca sulla storia e sullo stato attuale della riforma psichiatrica e della politica della salute mentale in Italia e in Brasile. È autrice di libri e di diversi articoli su Franco e Franca Basaglia e recentemente, ha pubblicato un nuovo libro: “Reabilitação – uma perspectiva basagliana” (Riabilitazione – una prospettiva basagliana).

Stefano Cecconi coordinatore dell’ Osservatorio stopopg, promotore di Sos Sanità, componente del Coordinamento nazionale Salute Mentale. Sindacalista, ora dirigente SPI CGIL nazionale dipartimento sociosanitario. Già responsabile Politiche della Salute CGIL nazionale, direttore RPS “La Rivista delle Politiche Sociali.

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Il CENTRO DI STUDI ITALO-BRAZILIANI FRANCA E FRANCO BASAGLIA (CIAO) è uno spazio di riflessione e di prassis basagliana. Il CIAO opera attraverso collettivi di gestione, di produzione di ricerche, di diffusione di contenuti, libri e articoli (italiani e brasiliani). Mette a disposizione una preziosa biblioteca e documenti storici sui temi della Riforma Psichiatrica e delle Politiche di Salute Mentale emancipatrici e inclusive dei due Paesi. Ciò avviene attraverso la costruzione attiva di legami tra le iniziative italiane e quelle brasiliane, con particolare attenzione alla promozione di incontri e dibattiti.

Massimo Cirri da decenni conduce Caterpillar su Rai Radio 2. Ha scritto Un’altra parte del mondo (Feltrinelli, 2016) e Sette tesi sulla magia della radio (Bombiani, 2017). Con Chiara D’Ambros, più recentemente, Quello che Serve. Un racconto tra malattia, cura e Servizio Sanitario Nazionale (Manni, 2022) che è anche un documentario disponibile su Raiplay. Ma il libro è meglio. In teatro con Peppe dell’Acqua ha raccontato Basaglia in Tra parentesi.  La vera storia di un’impensabile liberazione” 

Francesca Coin, sociologa, si occupa di lavoro e diseguaglianze sociali. Ha un dottorato di ricerca in Sociologia presso la Georgia State University, negli Stati Uniti. Fino a settembre 2022 ha lavorato come professoressa associata nel dipartimento di Sociologia dell’università di Lancaster, nel Regno Unito. Ora insegna nel Centro di competenze lavoro welfare società del dipartimento di Economia aziendale sanità e sociale (Deass) della Supsi, in Svizzera. Scrive su «internazionale» e «L’Essenziale».

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Mario Colucci psichiatra presso il Dipartimento di Salute Mentale di Trieste, psicoanalista, presidente del Forum Lacaniano in Italia e membro della Scuola di Psicoanalisi dei Forum del Campo Lacaniano; docente a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Neuropsicologia dell’Università di Trieste e presso l’Istituto per la Clinica dei Legami Sociali di Venezia; socio fondatore della Scuola di Filosofia di Trieste e redattore della rivista aut aut. Fra le sue pubblicazioni: Franco Basaglia. Pensieri, pratiche, politica (Meltemi, 2024), oltre al Franco Basaglia (Feltrinelli, 2024), entrambi scritti con Pierangelo Di Vittorio.

Rafael Costa direttore di 3C Piattaforma di ricerca, creazione e produzione culturale anti-asilo: una piattaforma di ricerca, creazione e produzione culturale, che interfaccia arte, psicoanalisi e follia, fondata nel 2017 a San Paolo e che lavora in contesti psichiatrici e gruppi che si trovano nell’interfaccia tra Arte e Follia, con varie realizzazioni in collaborazione con persone che hanno esperienze di sofferenza mentale.

Ilaria Cucchi Amministratrice di condominio, attivista, senatrice. Dopo che mio fratello, Stefano, è morto tra le braccia dello Stato, la mia vita è cambiata per sempre. Ho deciso di battermi in prima persona per la verità e la giustizia, perché quello che è capitato a lui non succedesse più a nessun altro. Ho fatto avanti e indietro dalle aule dei tribunali per tredici anni. Non solo per Stefano e non solo per gli ultimi, ma perché venisse ristabilito l’onore delle istituzioni nelle quali non ho mai smesso di credere. Oggi le rappresento anch’io, cercando di fare del mio meglio affinché quelle braccia siano sempre più volte ad accogliere e prendersi cura di tutti, a partire da chi ne ha il maggiore bisogno.

Francesco Deotto (1982) si occupa in vari modi (teorici, storici e artistici) di filosofia, poesia, traduzione e fotografia, cercando principalmente di capire come pratiche apparentemente molto diverse (ma anche testi, persone, oggetti, ecc.) siano in realtà strettamente legate tra loro. Dopo degli studi filosofici a Venezia e a Parigi, ha discusso all’Università di Ginevra una tesi di dottorato sul rapporto tra poesia e utopia ed è stato docente a contratto di letterature comparate. Ha tradotto dei testi di J.-L. Nancy, J.-P. Courtois, J.-C. Bailly, M. Deguy, M. Rueff. Alcune sue foto sono state esposte al PAB di Portogruaro e al Tirana Art Center. In quanto poeta è l’autore di due libri: Nella prefazione d’una battaglia (Italic 2018) e Avventure e disavventure di una casa gialla (L’arcolaio 2023).

Ester Goffi è dottoressa in storia dell’arte e cittadina attiva in Ultima Generazione, gruppo ecologista che compie azioni di disobbedienza civile nonviolenta per ottenere misure di contrasto al collasso ecoclimatico a cui stiamo andando incontro a causa delle troppe emissioni

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Ken Loach è un regista, attivista e politico britannico. Figlio di operai e politicamente orientato come socialista democratico, Ken Loach dedica il suo cinema al racconto delle vite dei ceti meno abbienti, dei lavoratori, di coloro i quali lottano contro le ingiustizie, in Gran Bretagna e nel resto del mondo. Negli anni dell’università a Oxford, Loach entra in un circolo teatrale sperimentale e inizia a recitare. Si cimenta nella regia teatrale e, nel 1961, inizia a lavorare come aiuto regista per la ABC Television. Successivamente, si sposta alla BBC e inizia una collaborazione con il produttore televisivo Tony Garnett, che condivide con lui la passione politica. I due inaugurano il genere tv docu-drama, realizzando la serie “The Wednesday Play” (1965-1969). Nel frattempo, Loach scrive e dirige il film drammatico “Poor Cow” (1967). Il primo significativo successo di critica arriva con “Kes” (1969), la storia di un ragazzino povero che alleva un falcone: il film vince un BAFTA come miglior promessa cinematografica.  Nonostante gli scarsi introiti economici, Loach continua a scrivere e dirigere film anche nel corso degli anni Settanta e Ottanta. La notorietà internazionale arriva definitivamente a partire dai primi anni Novanta, grazie ad alcuni dei film più significativi della filmografia di Ken Loach, sceneggiati perlopiù dal fidato Paul Laverty: “L’agenda nascosta” (1990), premio della giuria e premio della giuria ecumenica a Cannes; “Riff-Raff – Meglio perderli che trovarli” (1991), premio FIPRESCI a Cannes, con Robert Carlyle; “Piovono pietre” (1993), premio della giuria a Cannes e Nastro d’Argento come miglior film straniero; “Ladybird Ladybird” (1994), Orso d’Argento e premio della giuria ecumenica a Berlino; “Terra e libertà” (1995), incentrato sulla Guerra Civile spagnola, premio della giuria ecumenica e FIPRESCI a Cannes e miglior film europeo agli European Film Award; “La canzone di Carla” (1996), premio speciale a Venezia; “My Name Is Joe” (1998), premiato a Cannes per il miglior attore, Peter Mullan; “Bread and Roses” (2000), ambientato in Messico, con Adrien Brody; “Paul, Mick e gli altri” (2001); “Sweet Sixteen” (2002), premiato a Cannes per la sceneggiatura firmata da Laverty; “Un bacio appassionato” (2004), premio della giuria ecumenica alla Berlinale; “Il vento che accarezza l’erba” (2006), prima Palma d’Oro a Cannes, con Cillian Murphy; “In questo mondo libero” (2007), vincitore di diversi premi minori a Venezia; “Il mio amico Eric” (2009), premio della giuria ecumenica a Cannes, con Steve Evets e l’ex calciatore del Manchester United Eric Cantona; “La ‘parte’ degli angeli” (2012), premio della giuria a Cannes; “Jimmy’s Hall – Una storia d’amore e libertà” (2014); “Io, Daniel Blake” (2016), seconda Palma d’Oro e premio della giuria ecumenica a Cannes, premio speciale agli European Film Award, BAFTA per il miglior film e premio del pubblico a Locarno. Ken Loach ha ricevuto diversi premi alla carriera. Può vantare: BAFTA (2006), Orso d’Oro a Berlino (2014), European Film Award alla carriera (2009), Pardo d’onore a Locarno (2003), Leone d’Oro a Venezia (1994).

Maddalena Martini (1992), milanese ma adottata veneziana, è operatrice interculturale e assistente sociale. Ama e studia il teatro dell’oppresso come strumento collettivo di liberazione, con la Cooperativa Giolli di Parma, il collettivo Krila di Bologna e il gruppo femminista di teatro delle oppresse de Le Maddalene Matte di Modena.

Massimiliano Minelli è professore associato presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli studi di Perugia dove insegna Antropologia medica ed etnopsichiatria e Metodologia della ricerca etnografica. È membro del Consiglio direttivo della Società italiana di antropologia medica (SIAM) e del Comitato di redazione di “AM. Rivista della Società italiana di antropologia medica”. I suoi principali interessi riguardano il rapporto fra dinamiche culturali, forme di disturbo psichico e azioni comunitarie nel campo della salute mentale. Si occupa inoltre di reti sociali, risorse comunitarie e capitale sociale nelle politiche pubbliche di salute. Su questi temi svolge attività di ricerca da alcuni anni in Italia e in Brasile.

Gianni Montieri biografia: montieri bio

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Anna Poma  Laureata in Filosofia e in Psicologia e specializzata in Psicoterapia della Gestalt, dopo alcuni anni d’insegnamento, dal 1998 lavora nel campo della salute mentale. E’ stata consulente del D.S.M di Treviso per specifici progetti di deistituzionalizzazione. Nel 2002 è socio fondatore dell”Associazione Festival dei Matti ( già cooperativa Con-Tatto) a tutt’oggi ne è Presidente. Dal 2003 è portavoce del Forum Veneto per la Salute Mentale e negli ultimi anni è referente regionale dell’Osservatorio StopOpg. Svolge attività di psicoterapeuta a Venezia ed è formatrice in diverse istituzioni. Dal 1994 al 2000 ha collaborato alle pagine culturali del “Secolo XIX” di Genova e, in seguito, per i quotidiani veneti del gruppo Repubblica-Espresso. E’ ideatrice e curatrice del Festival dei Matti. (https://annapoma.it)

Francesca Re David romana, classe 1959, dopo essersi laureata in Storia alla Sapienza di Roma, svolge una serie di lavori precari per diversi istituti collegati alla ricerca e alla formazione. Nel 1987 inizia a collaborare con la Cgil, occupandosi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e con la Fiom Cgil, avvia un progetto di formazione sull’innovazione tecnologica che si è concluso, nel 1990, con sei mesi da cooperante in Brasile con i metalmeccanici della Cut (il sindacato di cui è stato leader l’ex presidente Lula). Nel 1990 entra in Cgil, dove, tra i vari incarichi, si occupa di politiche per i disoccupati e i giovani in cerca di lavoro. Nel 1997 è chiamata in Fiom dall’allora segretario generale Claudio Sabattini, entrando in segreteria nazionale l’anno successivo, prima come responsabile dei settori dell’informatica e delle telecomunicazioni e poi dell’elettrodomestico. Durante la segreteria di Gianni Rinaldini e di Maurizio Landini ricopre l’incarico di responsabile dell’organizzazione. Presidente del Comitato Centrale della Fiom, alla fine del 2013 viene eletta segretaria generale della Fiom di Roma e Lazio e il 14 luglio 2017 diventa la prima donna nella storia della categoria, segretaria generale della Fiom. Il 4 aprile 2022 è eletta nella segreteria nazionale della Cgil.

Gianfranco Rizzetto Sindacalista, infermiere, volontario.  Precedentemente Segretario Generale della Funzione pubblica di Venezia, attualmente lavora presso l’Ufficio Legale della CGIL Venezia, ed è Segretario. Costituente del Forum Veneto Salute Mentale, componente dell’Osservatorio per il superamento degli Ogm e sulle Rems,  è  nel comitato scientifico del Festival dei matti e ne è responsabile organizzativo.

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Luca Rondi (Biella, 1995) è giornalista, redattore per il mensile Altreconomia. Ha pubblicato due inchieste sull’abuso di psicofarmaci nei luoghi di detenzione italiani. “Fine pillola mai” (ottobre 2023) indaga le carceri italiane, “Rinchiusi e sedati” (Aprile 2023) i Centri di permanenza per il rimpatrio. È coautore di “Chiusi dentro. I campi di confinamento nell’Europa del XXI secolo” (2024) e “Respinti. Le “sporche frontiere” d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo” (2022) con Duccio Facchini entrambi pubblicati da Altreconomia.

Erika Rossi Nata a Trieste, è autrice e regista di documentariselezionati in diversi festival internazionali, tra cui il Torino Film Festival, Vision du Reèl, Cairo IFF, Cinema Veritè IranIFF, Bafici. È due volte finalista del Premio Solinas Documentario per il Cinema e nel 2018 è tra i registi del Berlinale Talent Campus. Il suo primo lungodocumentario, La città che cura (Italia 2019, 89’) prodotto da Tico Film ha girato in oltre cinquanta sale italiane. Nel 2019 fonda la Ghirigori,società di produzione cinematografica dedicata al documentario di creazione. È autrice insieme a Peppe Dell’Acqua e a Massimo Cirri delvolume “Tra parentesi, la vera storia di una impensabile liberazione”, testo dell’omonimo spettacolo teatrale di cui cura la regia, prodottodal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che ha all’attivo oltre 50 repliche in tutta Italia. Dal 2021 è tra gli esperti formatori del progetto“Operatori di Educazione visiva a scuola” del Piano Nazionale Cinema.

S’ambarkamo Siamo un gruppo di percussioni afrobrasiliane nato a Bologna nel 2018. Una formazione sorridente e un pò molesta che lavora per contagiare con l’entusiasmo chi ci ascolta. I nostri habitat naturali sono la strada e tutti i luoghi in cui è importante creare convivialità e diffondere aria di festoso impegno come manifestazioni, feste itineranti, rassegne culturali, sfilate e tanto altro. La nostra formazione va dagli 8 ai 15 elementi (tra cui surdi, repinique, agogo, rullanti, chocalho, timba e altro ancora) e diamo il nostro meglio quando ci mescoliamo con danza, acrobazie e arte in tutte le sue forme.
Come repertorio spaziamo dal sambareggae al drum’n’bass, dal funky al maracatu e tanti altri generi. Ci potresti aver già sentito a Pratello R’Esiste, al Carnevale Estivo di Gatteo Mare o ancora all’ARTinCIRCO Festival di Castel San Pietro Terme, in ogni caso comincia a seguirci e vieni ad ascoltarci!

Juliana Saúde Barreto, direttrice del “Núcleo de criação e pesquisa em arte e saúde mental Sapos e Afogados”(Rane e Affogati): un collettivo la cui missione è rafforzare la dignità dei malati mentali e il loro valore come cittadini. Il gruppo opera culturalmente, intellettualmente e artisticamente attraverso un lavoro che prevede una visione “non compiacente” dell’arte. Dal 2002 ha prodotto spettacoli teatrali, cortometraggi, residenze artistiche, numerose performance, oltre a laboratori e lavori nel campo dell’educazione artistica.

Marica Setaro, borsista di ricerca presso l’Università di Pisa, si occupa di storia della psichiatria, dopo aver conseguito un dottorato in filosofia.
Di recente ha lavorato all’analisi degli archivi personali di Franco Basaglia, Franca Ongaro, Agostino Pirella, Anna Maria Bruzzone, e alla documentazione clinica degli Ospedali Psichiatrici di Gorizia e Arezzo. Ha appena pubblicato alcuni inediti di Franco Basaglia, Fare l’impossibile. Tre inediti,  Donzelli, Roma 2024.  Nel 2021, con Silvia Calamai, ha curato Ci chiamavano matti di Anna Maria Bruzzone per il Saggiatore.

Anna Toscano vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre università. Un’ampia parte del suo lavoro è dedicato allo studio di autrici donne, da cui nascono articoli, libri, incontri, spettacoli, corsi, conferenze, curatele, tra cui Il calendario non mi segue. Goliarda Sapienza e Con amore e con amicizia, Lisetta Carmi, Electa 2023 e le antologie Chiamami col mio nome. Antologia poetica di donne vol. I e vol. II. Molto l’impegno per la sua città, sia partecipando a trasmissioni radio e tv, sia attraverso la scrittura e la fotografia, ultimi: 111 luoghi di Venezia che devi proprio scoprire, con G. Montieri, 2023 e in The Passenger Venezia, 2023. È nel direttivo scientifico di Balthazar Journal ed è stata direttiva della Società Italiana delle Letterate; molte collaborazioni con testate e riviste, tra le altre minima&moralia, Doppiozero, Leggendaria, Artribune, Il Sole24 Ore. La sua sesta e ultima raccolta di poesie è Al buffet con la morte, 2018; liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie. Suoi scatti fotografici sono apparsi in guide, giornali, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze radiofoniche e teatrali. www.annatoscano.eu

Gisella Trincas Co-fondatrice e Presidente Nazionale dell’UNASAM (www.unasam.it),  Fondatrice e Presidente, dal 1986, dell’Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica) www.asarp.it.  Fondatrice e Presidente della Associazione Asarp Casamatta e della Comunità Integrata “Casamatta” di Cagliari. La Casa, fondata nel 1995, è una civile abitazione, collocata in contesto urbano, ospita 7 persone (cinque donne e due uomini) ed è organizzata come luogo di vita delle persone supportate nelle 24 ore. Ha collaborato alla realizzazione del film “Roba da Matti” che racconta la storia di Casamatta. Gli interpreti sono gli abitanti e gli operatori di Casamatta.  Fondatrice nel 1993 della Cooperativa Sociale ASARP UNO e attualmente Vice Presidente. La Cooperativa, oltre a gestire progetti individuali di sostegno ai sensi della Legge 162, ha aperto e gestito dal 2016 al 2023 in co-gestione con la ASL di Cagliari, la prima Comunità Terapeutica (Franca Ongaro Basaglia) ad alta intensità assistenziale nella Città di Cagliari. Fondatrice della Cooperativa Sociale Il Giardino di Clara e attualmente componente del Consiglio di Amministrazione. La Cooperativa è nata per creare opportunità di lavoro per le persone che vivono la condizione della sofferenza mentale i soci lavoratori sono per la metà soci svantaggiati. Ha organizzato e curato eventi culturali e formativi sul campo della salute mentale e dei diritti umani in Sardegna e in Italia. Ha partecipato e partecipa a eventi formativi e culturali, in qualità di docente e/o relatrice, nel campo della salute mentale e dei diritti umani, nella regione Sardegna e altre regioni d’Italia, Argentina, Cina, Giappone, Grecia, Francia. Ha partecipato in qualità di Partner a bandi e progetti Europei e della Fondazione per il Sud. Ha partecipato a progetti di ricerca Unasam in collaborazione con l’Istituto Mario Negri. Organizza e cura eventi formativi sull’Istituto dell’amministrazione di sostegno. Coordina l’attività del Comitato Scientifico dell’UNASAM. Già componente del Tavolo Tecnico Salute Mentale istituito presso il Ministero della Salute dal 2019 al 2023. E’ componente del Comitato di Sorveglianza del Programma Nazionale Equità nella Salute 2021 -2027 istituito presso il Ministero della Salute

Francesco Vacchiano è psicologo clinico, psicoterapeuta e antropologo. È Professore Associato presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e Ricercatore Associato dell’Istituto di Scienze Sociali dell’Università di Lisbona. Si occupa di migrazioni contemporanee; frontiere, burocrazie e politiche della cittadinanza; società e istituzioni del Nord Africa; saperi della cura in Mozambico. Ha svolto ricerche in Marocco, Tunisia e nel Sud Europa su alcuni dei principali profili della mobilità umana contemporanea (‘minori non accompagnati’, rifugiati e ‘vittime di tratta’) e sulle politiche e pratiche della loro inclusione/esclusione (risultati pubblicati su AntropologiaThe International Journal of Migration and Border StudiesResearch Handbook on Child MigrationRevista de Dialectología y Tradiciones PopularesSaúde e SociedadeJournal of Mediterranean StudiesChildren Geography, tra gli altri). È autore di “Altri corpi. Antropologia e etnopsicologia della migrazione” (con Simona Taliani, Unicopli 2006) e di “Antropologia della dignità: aspettative, moralità e ricerca del benessere nel Marocco contemporaneo” (Ombre Corte 2021). Ha insegnato in corsi di laurea, specializzazione, master e dottorato in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Svizzera e ha unito i suoi interessi di clinica e ricerca nel campo dell’etnopsichiatria presso il Centro Frantz Fanon di Torino dal 1997 al 2010 e presso il Centro di Etnopsicologia Clinica di Lisbona dal 2014 al 2020. Interviene regolarmente come formatore e supervisore di equipe sociali e sanitarie impegnate nell’accoglienza di persone con storie di migrazione.

Ernesto Venturini è psichiatra e membro di Psichiatria Democratica Italiana. Amico di Franco e Franca Basaglia, ha partecipato attivamente alla riforma psichiatrica italiana, a diverse pratiche di deistituzionalizzazione e alla costruzione di reti di cura e riabilitazione psicosociale. È stato consulente nella costruzione della legislazione brasiliana sulla salute mentale come rappresentante della PAHO. Collabora con diverse università e centri di formazione ed è autore di importanti libri e articoli sulla lotta anti-istituzionale o antimanicomiale, come si dice in Brasile. È uno dei coordinatore del CIAO, il Centro di Studi Italo-Brasiliani Franca e Franco Basaglia.