Venerdi 13 maggio, ore 21.00
Teatrino di Palazzo Grassi
Ognuno potrebbe
Anna Poma, Curatrice del Festival
incontra
Michele Serra, giornalista e scrittore
Le parole vive.
Le parole ardenti.
Le parole mute rimaste fra i denti.
G.Caproni
Pensa quel tanto che serve,
non un attimo di più,
perché dietro quell’attimo sta in agguato
il dubbio.
W.Szymborska
Ognuno potrebbe fermarsi, guardare di traverso il proprio stare, sottrarsi all’incanto del già noto e cominciare a ripensarlo. Ognuno potrebbe, nell’esitazione del condizionale, scansarsi con pudore dal senso del “buon senso” per smettere di venirne intrappolato. Michele Serra lo fa nelle sue corrosive “amache quotidiane” e nei suoi romanzi che trascrivono il collettivo stordimento di cui abbiamo smesso di avvederci, rapiti come siamo nella convinzione di esser liberi senza bisogno di verificarlo di continuo. Contesti simili a scherzi di maldestri giocolieri, copioni di gesti che rendono inutile proprio chi li compie, attese ignorate da chi attende, goffi ripiegamenti di ciascuno su di sé in cui spariscono gli altri, gli orizzonti e ogni desiderio di poter cambiare il mondo. Con la messa in scena di una normalità impazzita e del tutto inconsapevole Serra si espone e ci espone, ci punge, ci fa ridere, scostandoci abbastanza da noi stessi da lasciarci diventare qualcos’altro.