Venerdì 13 maggio, ore 18.00
Teatrino di Palazzo Grassi
Notizie dall’esilio
Incontro con
Mariella Mehr, poetessa svizzero tedesca di origine Jenische
Anna Ruchat, traduttrice e scrittrice
Valentina Pedicini, documentarista e regista
in collaborazione con Pro Helvetia, Università di Ca’ Foscari, Archivio scritture scrittrici migranti
Ovunque mi volti
Si accumulano le pietre
E mettono le trappole ai miei piedi
M.Mehr
Nella poesia di Mariella Mehr, come ricorda Anna Ruchat “risuona un visionario a volte allucinato, grido di dolore al confine con la follia. Un appello all’ascolto che non cerca consolazione nel linguaggio, ma usa la lama del paradosso per far emergere nei paesaggi, nei corpi, nel firmamento i bagliori di un senso perduto, aprendo uno spiraglio sulla spietata ipoteca del quotidiano. Mariella Mehr, nel solco di Paul Celan e Nelly Sachs pedina le ombre e non si stanca di affondare il coltello nella memoria di una persecuzione che, se non è stata di sterminio come quella dei nazisti, ha operato in un contesto di violenza psichica estrema, ottenendo -tramite la persecuzione di intere generazioni di zingari- dei viandanti senza viaggio, dei genitori senza figli, dei figli senza radici”. Nel nome degli altri.