Parole in gioco- venerdi 24 giugno, Accademia di Belle Arti, ore 10.00

 

Parole in gioco 

ore 10.00-11.30

Le parole che non funzionano Laboratorio esperienziale

“Sei proprio matto come una cavallo!” 
“Ti amo alla follia!”
Che significato hanno le parole nella nostra vita? 
E che effetto hanno in quella di chi ci circonda?
Un laboratorio che fonde la tematica del significato che attribuiamo alle parole con la favola della vita, interrogandoci sulla possibilità di cambiarle quando suonano a vuoto.
Ci metteremo in gioco insieme per esplorare la densità di significanti cristallizzati che caratterizza il mondo delle parole.
Questo esperimento collettivo, che ci invita a giocare 90 minuti, sarà condotto dai volontari del festival, un gruppo di studentesse e studenti e di lavoratrici del sociale.

posti limitati,  Per iscrizioni scrivere a laboratoriodeimatti@gmail.com entro il 19 giugno

organizzato da Tamara Agostini, Serena Ambrogi, Chiara Brusatin, Marina Cielo, Maria Lucia Ferroni, Stefano Galeazzi, Isabella Gatti, Alessia Mongelli,Sara Rizzetto, Valentina Ruzzi, Martina Tolardo,  Marta Ziliani studentesse e studenti volontari del festival

ore 11.45- 13.00

La trasmissione del sapere critico

incontro con

Pierangelo Di Vittorio filosofo,

Riccardo Ierna psicologo e psicoterapeuta

Le storie che raccontiamo qui (i matti, la loro liberazione, il rovesciamento di una scienza senza scienza, la follia come condizione che ci appartiene, il dolore e quello che non serve per curarsene) sono figlie di un sapere critico i cui discorsi oggi stentano a restare, a convincere, a prendere la scena. Ci chiederemo perché questo accada, quali trappole ci inchiodino a ciò che diamo per scontato, quali parole abbiano smesso di dire ciò che continuano a promettere e che cosa non sanno più trasmetterci.

Pierangelo Di Vittorio, filosofo e scrittore. Dopo la laurea in filosofia, lavora nei servizi di salute mentale di Trieste, per poi continuare i suoi studi a Strasburgo con Philippe Lacoue-Labarthe. È tra i fondatori di Action30, collettivo di ricercatori e artisti che dal 2005 sperimenta forme ibride di condivisione della cultura. Tra le sue pubblicazioni: Foucault e Basaglia. L’incontro tra genealogie e movimenti di base (Verona 1999); (con M. Colucci) Franco Basaglia (Milano 2001; Merano 2020); (et al.) L’uniforme e l’anima. Indagine sul vecchio e nuovo fascismo (Bari 2009); (et al.) Bazar Elettrico. Bataille, Warburg, Benjamin at Work (Potenza 2017); (con B. Cavagnero, a cura di), Dopo la legge 180. Testimoni ed esperienze della salute mentale in Italia (Milano 2019); Ragione funambolica. Sull’utilità del pensiero per la vita (Milano 2021). Fa parte della redazione della rivista “aut aut” e della Scuola di filosofia di Trieste.

Riccardo Ierna è psicologo-psicoterapeuta, vive e lavora in Puglia, dove attualmente coordina le attività del Centro Diurno Sperimentale pubblico “Marco Cavallo” di Latiano. Da anni impegnato in progetti innovativi di riabilitazione e salute mentale nell’area dell’associazionismo, della cooperazione e dell’impresa sociale. Da sempre appassionato di storia della medicina e della psichiatria ha concentrato i suoi studi prevalentemente nell’ambito della salute mentale e della medicina critica in Italia.