
sabato 27 maggio
Ateneo Veneto
ore 16.30
Tempi spezzati. Le migrazioni e delle follie che ne vengono
Anna Poma incontra
Roberto Beneduce, etnopsichiatra, antropologo e fondatore del centro Fanon di Torino,
e
Antonio Fortarezza, videomaker e fotografo
“… è evidente che la presenza dell’Altro, dello straniero
ha sempre rappresentato una leva in grado di rilevare
le faglie delle società ospiti e mostrare,
in quelle che sembravano certezze acquisite,
contraddizioni e zone d’ombra dei loro saperi”
Roberto Beneduce
Serve chiedersi di cosa è fatto il dolore mentale tanto più se a portarlo sono i migranti, le loro vite trafugate da altri mondi e precipitate in questo che mal sopporta lo schianto della loro alterità, la dissonanza di culture, storie, lingue di cui ignora quasi tutto. Cosa racconta, cosa ci chiede, cosa ci dice di noi, dei nostri saperi, delle nostre pratiche “terapeutiche”, delle nostre istituzioni la follia di chi ha vissuto lo strazio dell’esilio, di chi porta scritti nel corpo e nella memoria indicibili sopraffazioni e violenze e il carico disumano di impunità senza ritorno?